Ricarica aria condizionata auto

I viaggi in auto, specie d’estate, non sono più “infernali” come una volta, grazie al condizionatore. Tuttavia può capitare che l’aria che esce dalle bocchette non è più fredda come prima. In questo caso devi effettuare la ricarica aria condizionata auto.

Puoi anche farla da solo, però fai attenzione perché se l’operazione è eseguita in modo errato può causare problemi al sistema di climatizzazione.

Per avere un’idea della differenza di costo con l’officina puoi chiedere un preventivo al tuo meccanico di fiducia ed eseguire un check-up in occasione dei tagliandi periodici al veicolo. Durante la manutenzione si verifica che le tubature e i raccordi siano integri, dato che con il passare del tempo i tubi e i manicotti potrebbero allentarsi leggermente e causare delle piccole perdite di gas.

Come capire quando ricaricare l’aria condizionata

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Per capire che è arrivato il momento di ricaricare l’aria condizionata basta prestare attenzione ad alcuni sintomi: l’abitacolo fa fatica a raffreddarsi, oppure ci vuole molto tempo per raggiungere la temperatura desiderata.

Ormai d’estate il raffreddamento dell’abitacolo non è più solo un optional e il costo dell’impianto di climatizzazione si è notevolmente ridotto, tanto che l’aria condizionata è disponibile anche sulle vetture di piccola cilindrata. D’estate anzi quasi non ne possiamo più fare a meno e ci chiediamo come si facesse una volta senza aria condizionata in auto.

Se è arrivato il momento della ricarica, devi decidere come procedere.

  • Ricarica in officina:

Il controllo e la ricarica del gas refrigerante del condizionatore auto è un’operazione di normale routine per qualsiasi autofficina attrezzata.

Un meccanico esperto può anche valutare se è solo necessario cambiare il filtro antipolline o se è il caso di sostituire anche il filtro essiccatore che elimina le impurità e le particelle di umido nell’aria.

  • Ricarica in fai da te:

Volendo risparmiare c’è sempre la possibilità dal fai-da-te per ricaricare solo il gas dell’impianto di A/C, acquistando un kit after market. Occorre tuttavia valutare bene l’operazione e leggere sul libretto di manutenzione della vettura

  • Quali sono i passi da seguire.
  • Quale tipo di gas climatizzatore occorre usare, perché le auto prodotte prime del 2016 utilizzano un tipo di gas diverso rispetto ai modelli di ultima generazione.

Tieni anche presente che i gas di ultima generazione sono leggermente infiammabili (ma più sicuri perché non sono gas serra e alteranti del clima!) e spesso sono le stesse case automobilistiche che impediscono di fare da sé (e nemmeno offrono istruzioni su come fare).

Proprio per questo, rivolgersi a una officina specializzata per ricaricare il climatizzatore potrebbe essere la soluzione migliore e più sicura.

Come ricaricare l’aria condizionata dell’auto

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Quando l’aria condizionata (A/C) del tuo veicolo inizia a perdere potenza e non emette aria fresca, potrebbe essere il momento effettuare la ricarica del clima auto. Ricaricare l’A/C significa aggiungere più fluido refrigerante all’impianto di condizionamento per consentire all’aria di ricominciare a soffiare fredda.

Anche se la sola ricarica del gas refrigerante all’interno dell’impianto A/C può essere completata a casa, si tratta in realtà di un intervento di tipo professionale, poiché implica l’utilizzo di fluidi potenzialmente pericolosi.

Ti ritieni comunque un esperto e vuoi ugualmente provare tu?

Data la delicatezza di questa procedura, ti spiegheremo allora come utilizzare al meglio i kit di ricarica gas frigoriferi per autoe come ricaricare un condizionatore.

Cosa ti occorre

  • Tubo flessibile di misurazione della ricarica, possibilmente con valvola di sicurezza incorporata per impedire lo sfiato accidentale del refrigerante. Verifica che i connettori siano adatti al tuo modello di auto.
  • Manometro di bassa pressione per la misurazione della ricarica (generalmente già presente nel tubo flessibile).
  • Termometro con la sonda in punta metallica.
  • Gas condizionatore del tipo adatto (in genere trovi la specifica nella parte inferiore del cofano e anche nel libretto d’uso e manutenzione).
  • Occhiali e guanti di sicurezza.

Note per la sicurezza:

  • Leggi con attenzione le istruzioni che accompagnano il tuo kit mini condizionatore per auto.
  • Proteggi la pelle dal contatto con il refrigerante poiché questa sostanza congela rapidamente e provoca dolore.

Come procedere

Sei pronto per iniziare? Allora procediamo!

Attiva l’aria condizionata:

Per prima cosa devi accendere l’impianto (la potenza è indifferente, puoi impostare il minimo o il massimo)

Fai un check del compressore:

Dai un’occhiata al compressore: sta funzionando? La sua frizione posta all’estremità sta girando?

  • Se sì: è altamente probabile che il tuo intervento si limiti alla sola aggiunta del gas refrigerante.
  • Se no: c’è un guasto di tipo elettrico o ci sono problemi al compressore. Per capire qual è la vera causa, dovresti aggiungere una certa quantità di gas refrigerante dopo il test della pressione (vedi il passaggio qui di seguito).

Fai un test della pressione:

  • Spegni l’auto.
  • Individua la valvola a bassa pressione (la trovi sul lato passeggero del vano motore dell’autovettura. Ha in genere un cappuccio nero o grigio contrassegnato con la lettera “L”.

Innesta il tubo di ricarica:

Per innestare il tubo di ricarica dell’aria

  • Posiziona il raccordo a connessione rapida (lo trovi all’estremità del tubo di ricarica, sopra la valvola).
  • Premi verso il basso con un gesto deciso: sentirai uno scatto una volta che è posizionato in modo corretto.

Tieni sotto controllo l’indicatore:

Accendi di nuovo la macchina e imposta il condizionatore a livello massimo. Accertati che il compressore A/C innesti la frizione e tieni sotto controllo l’indicatore: se dà un valore di meno di 40 psi è necessario effettuare la ricarica.

Procedi alla ricarica

Posiziona la bomboletta del refrigerante sul tubo di ricarica. Tieni verticalmente e premi il grilletto per una decina di secondi. Rilascia quindi il grilletto per iniziare lentamente a riempire l’impianto.

Fai attenzione a non sovraccaricarlo: la pressione deve arrivare in prossimità di 40 psi. Se ti accorgi che oltrepassa questo limite, significa che hai immesso un’eccessiva quantità di gas nell’aria condizionata, oppure che il compressore non funziona correttamente.

In entrambi i casi, è il caso di rivolgersi a un professionista.

Verifica la temperatura dell’abitacolo

Utilizzando un termometro a sonda, controlla il livello della temperatura all’interno dell’abitacolo con il condizionare acceso: dovrebbe essere compresa in un range di 26 – 28°C.

Costo di ricarica dell’aria condizionata dell’auto

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La ricarica del condizionatore dell’auto in autofficina ha un costo di circa 80 – 100 euro. A questa cifra aggiungi circa 40 euro per l’eventuale sostituzione del filtro del condizionatore auto (quello antipolline e/o il filtro essiccatore).

Gli esperti consigliano di cambiare questo componente entro 15.000 km, mentre la manutenzione va effettuata entro due anni o il limite di 60’000 km).

Nel caso si debba sostituire l’intero compressore il costo di un condizionatore nuovo potrebbe essere intorno ai 600 euro oppure si può spendere circa 300-350 euro per un compressore rigenerato.

Cosa fare in caso di perdita?

La ricarica aria del condizionatore è a volte una soluzione temporanea a un problema più grande.

Se il tuo sistema è effettivamente privo di refrigerante, vuol dire non solo che il tuo condizionatore ha necessità di una ricarica ma anche che il compressore ha una perdita e deve essere ispezionato e riparato da un meccanico certificato.

Come trovare la perdita di gas del condizionatore non è affatto una cosa semplice.

Ci può essere talvolta una perdita dovuta a un calo di pressione nel circuito refrigerante, nel qual caso è bene fare ispezionare la tubatura e far controllare i raccordi da un professionista esperto.

Conclusioni

Anche se su molti veicoli di ultimissima generazione è difficile intervenire da soli sull’impianto di aria condizionata, sui modelli più vecchi non è impossibile.

Tuttavia occorre fare attenzione perché nel corso degli anni sono cambiati i tipi di gas di ricarica: prima del 2016 si utilizzava il gas Freon 134a, mentre oggi si impiega il gas R1234yf. La sostituzione si è resa necessaria perché il Freon 134a è ritenuto un gas serra è il suo impiego è stato vietato in tutto il mondo.

Proprio per questo motivo, in un caso e nell’altro, è consigliabile rivolgersi ad un’officina specializzata che ha tutte le attrezzature per operare la ricarica del gas in sicurezza.

Fonti:

Giuseppe Pastori

Tecnologo alimentare, è attento alle innovazioni tecnologiche e alle applicazioni di tutto ciò che ruota intorno al mondo del food per professione e alle quattro ruote per passione.